Sull’interpretazione dell’art. 11 del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici circa il CCNL individuato dalla stazione appaltante.

Se siano ostensibili i pareri richiesti ed acquisiti in relazione alla fase istruttoria del procedimento amministrativo ed esplicitamente richiamati nel provvedimento finale.

Se il requisito dell’iscrizione dell’impresa nella white list debba esser posseduto anche ove non previsto dal bando.

Sulla verifica dei servizi analoghi così come interpretato dal Consiglio di Stato.

Sulle situazioni indiziarie individuate dalla giurisprudenza come indici o spie dell’infiltrazione mafiosa.

Se sia possibile ricorrere alla procedura aperta laddove si sia nell'ambito della procedura negoziata.

Se possa essere utilizzato il criterio cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse per la selezione degli operatori economici da invitare alla procedura negoziata prevista dall’art. 50, comma 1, lett. c) del d.lgs. 36/2023.

[A] Sulla discrezionalità nella scelta della formula da utilizzare per la valutazione dell'offerta economica. [B] Se sia legittima la modifica del coefficiente utilizzato nella formula non lineare da 0,4 a 0,7. [C] Sulle modifiche sostanziali dei requisiti. 

[A] Se negli appalti misti i concorrenti debbano possedere i requisiti speciali per ciascuna delle prestazioni comprese nel contratto o solo per quella prevalente. [B] Sull’elemento soggettivo richiesto  per l’applicazione della sanzione pecuniaria in caso di omessa dimostrazione dei requisiti. 

Sulla valutazione richiesta in caso di esclusione per gravi illeciti professionali.

Se l’accesso difensivo presupponga l’instaurazione o la pendenza di un giudizio.

Se  l’articolo 49 D.Lgs. 36/2023 vieti il secondo consecutivo affidamento.

Sulla necessaria interpretazione restrittiva delle ipotesi derogatorie con riferimento al concetto di “impossibilità materiale" di indicare i costi della manodopera.

Sulla giurisdizione relativamente alle cause relative al parere di congruità sulle parcelle professionali reso dall’Ordine professionale.

Se sia possibile prorogare un contratto già scaduto oppure se sia necessario indire una nuova gara.

Sulla valenza delle circostanze “utili” annotate nel casellario ANAC.

Sulle ragioni per cui la verifica della congruità dell’offerta viene effettuata guardando al costo medio del lavoro e non alla retribuzione.

[A] Sulla facoltà di sostituire o estromettere il componente del RTI ai sensi dell’art. 97 del D. Lgs. n. 36/2023. [B] Sul recesso da un raggruppamento in base all’art. 48, comma 19 del D. Lgs. 50/2016. [C] Sul dovere di diligenza del concorrente e se la modifica ex post delle quote di partecipazione e di esecuzione dichiarate in sede di offerta sia consentita dall’art. 97 del d.lgs. 36/2023. [D] Se l’aumento del quinto previsto dall’art. 61, comma 2, del d.P.R. n. 207 del 2010 si applichi anche alle imprese del singolo sub-raggruppamento orizzontale. 

[A] Se la comunicazione dell’aggiudicazione sia di per sé sufficiente a far decorrere il termine per l’impugnazione. [B] Se ogni giorno di ritardo del concorrente che intenda accedere agli atti debba essere computato a suo carico sul termine per proporre gravame. [C] Sulla distinzione tra ATI orizzontale e verticale.[D] Sulla valenza del codice ATECO.[E] Se la clausola sociale obblighi all’utilizzo del lavoratore nello specifico appalto e se sia compatibile con una riduzione del monte ore.

Se sia possibile la sostituzione della mandante per difetto originario del possesso di un requisito.

Sull’esperimento del tentativo di accordo bonario previsto dall'art. 31 bis della L. n. 109 del 1994 e confluito nell'art. 240 D.Lgs. n. 163 del 2006.

Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (art 37, d.lgs. 33/2013)

Sulla obbligatoria comunicazione ad ANAC dei dati sugli affidamenti in house e sulla acquisizione del CIG.

Aggiornate le FAQ sulla digitalizzazione dei contratti pubblici (26 febbraio 2024)

Sulla legittimità delle gare relative all'affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura in cui sia previsto che il ribasso trovi applicazione anche al compenso professionale.

Sull’interesse transfrontaliero certo come interpretato dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Se il nuovo Codice dei Contratti Pubblici abbia abrogato l’art. 12 del D.L. 47/2014 in materia di qualificazione degli esecutori dei lavori pubblici.

Se la risoluzione pubblicistica del rapporto riconosciuta in via eccezionale alla stazione appaltante dall’art. 92, comma 4, del d. lgs. 159/2011 possa costituire l’oggetto o l’effetto di uno degli "atti delle procedure di affidamento".

Sui presupposti per l’esercizio da parte della Amministrazione della c.d. proroga tecnica, ai sensi dell’art. 106 comma 11 del D.lgs 50 del 2016.

Sulla distinzione tra contratto di subappalto e fornitura.

L’accesso alle piattaforme anche a soggetti diversi dal RUP.

[A] Sull’onere di impugnazione a fronte della nullità della clausola escludente contra legem del bando di gara. [B] Se sia legittima la clausola della lex specialis che richieda specifiche forme di dimostrazione della adeguatezza e qualificazione dei componenti della struttura operativa minima di progettazione.

[A] Sul riparto della giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo. [B] Se la domanda di risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale proposta da una stazione appaltante nei confronti dell’affidatario appartenga alla giurisdizione del giudice ordinario o amministrativo.

[A] Se la giurisdizione esclusiva in materia di concessioni di pubblici servizi si estenda anche alle controversie in materia di esecuzione. [B] Sulla possibilità di partecipare ad una gara rinnovata per avere una nuova chance di aggiudicazione.

Se sia ammissibile in una gara d’appalto la previsione di una clausola penale che scatta in caso di aumento del costo dell’opera rispetto al budget preventivamente stimato dall’amministrazione.

Se l’appaltatore possa demandare al giudice l’accertamento del diritto nel caso di inerzia da parte della stazione appaltante in seguito alla specifica richiesta di revisione dei prezzi.

Se il consorzio stabile possa prestare in avvalimento i requisiti maturati dalle consorziate ai sensi del Nuovo Codice dei Contratti pubblici.

Se sia legittimo il soccorso istruttorio qualora la garanzia provvisoria risulti di importo insufficiente. 

[A] Sul principio di derivazione europea del Do not significant harm (DNSH). [B] Se la prescrizione del disciplinare di gara che impone di presentare la documentazione relativa al DNSH introduca ulteriori cause di esclusione in violazione del principio di tassatività disciplinato dall’art. 10 del decreto legislativo n. 36/2023.

Sulla determinazione del compenso nel caso di conferimento dell'incarico di supporto legale al RUP ad un professionista esterno.

Sull’applicabilità dell’art. 48, comma 18, del Decr. Lgs. n. 50/2016 in caso di mandante che abbia perso la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione perché stabilita in Russia.

[A] Sulla fase di gara in cui può escutersi garanzia provvisoria. [B] Se possa escutersi la garanzia provvisoria in caso di offerta risultata anomala dopo l’aggiudicazione.

[A] Se la consegna anticipata dei lavori incida sui termini di stipula del contratto. [B] Se il carattere ordinatorio del termine per la stipula del contratto comporti che l’amministrazione possa costringere in ogni tempo l’operatore a concludere il contratto d’appalto. [C] Se l’aggiudicatario sia tenuto ad assoggettarsi al vincolo negoziale in forza delle misure  compensative emergenziali di cui al’art. 26 del d.l. 50 del 2022 nonostante l’inutile decorso dei termini ultimi per la tempestiva stipulazione del contratto d’appalto.

QUESITO: Ritenete sussistente o meno l'obbligo di stimare e computare il valore della c.d. "proroga tecnica" quale parte del valore di stima di un appalto ai sensi dell'art. 35 del Dlgs 36/2023? Dalla eccezionalità ed imprevedibilità di tale elemento discende la sostanziale impossibilità di una corretta stima preventiva nei documenti di gara, tanto più che il comma 11 dell' art. 120 risulta "consentirne" l'attivazione anche in mancanza delle invocate clausole "chiare, precise ed inequivocabili" ex comma 1, lettera a) del medesimo articolo.