[A] Sulla nozione di appalto integrato. [B] Se, nell’ambito dell’appalto integrato sopra soglia comunitaria, sia possibile posticipare la costituzione del Collegio Consultivo Tecnico alla fase dell’inizio dei lavori.
[A] Sui “mezzi adeguati” che, ai sensi dell’art. 80, comma 5 lett. c) del D.lgs 50 del 2016, consentono alla stazione appaltante di escludere un concorrente per grave illecito professionale. [B] Se l’illecito professionale possa essere sanato in corso di gara attraverso l’adozione di misure di self cleaning.
Se il concorrente debba indicare in sede di presentazione dell'offerta il nominativo del direttore dei lavori, laddove il bando di gara preveda l'affidamento del servizio di progettazione e solo come opzione la facoltà di affidare all'aggiudicatario anche la direzione lavori.
Se, a fronte della esigenza nei progetti di disporre di un climatologo o comunque di uno specialista in materia di cambiamenti climatici, sia possibile subappaltare tale servizio, ai sensi dell'art. 31, comma 8 del D.lgs 50 del 2016.
[A] Se le annotazioni ANAC ex art. 213, comma 10, D. Lgs. n. 50/2016 abbiano natura sanzionatoria. [B] Se le annotazioni ANAC debbano avvenire in applicazione dei canoni di proporzionalità e ragionevolezza. [C] Se il termine per la conclusione del procedimento di annotazione ANAC abbia carattere perentorio.
[A] Sulle procedure di affidamento delle concessioni demaniali. [B] Sulla rilevanza, in merito allo svolgimento delle procedure di affidamento, delle istanze rivolte dai privati al conseguimento del bene.
Sulle conseguenze derivanti dalla presenza del DURC negativo.
[A] Gravi illeciti professionali: insussistenza degli obblighi dichiarativi e della possibilità di esclusione automatica del concorrente dalla procedura dopo il decorso del periodo previsto dalla norma. [B] Il vincolo del c.d. “one shot temperato” nel riesame della questione dopo l' annullamento parziale di un atto della P.A.
[A] Sulle tipologie commissive e omissive di gravi illeciti professionali. [B] Se l’onere informativo a carico del concorrente sia circoscritto alle notizie astrattamente idonee a porne in dubbio l’integrità o l’affidabilità. [C] Sull’obbligo in capo alla stazione appaltante di vagliare in concreto la gravità del precedente di cui è stata omessa la dichiarazione.
Sull’adozione di una formula di attribuzione dei punteggi diversa da quella indicata nella legge di gara per valutare le offerte.
Sull’ambito di applicazione del principio di equivalenza
Cosa debba fare il concorrente ove la legge di gara chieda l’indicazione di una specifica marca, senza garantire la possibilità di offrire prodotti equivalenti, così come previsto dagli artt. 68 e 170 del D.lgs 50 del 2016.
Sulla differenza tra lo stato di avanzamento dei lavori (SAL) ed il certificato di collaudo, ai fini del giudizio sull’offerta presentata in sede di gara.
Quando il requisito della “coerenza” dei requisiti professionali rispetto all’oggetto della gara possa ritenersi soddisfatto.
Sulla nozione di segreto industriale o commerciale, ai sensi dell’art. 98 del D.lgs 30 del 2005, rilevante in materia di accesso agli atti.
[A] Il dies a quo del triennio rilevante per l’obbligo di segnalazione dell’esistenza di risoluzioni contrattuali. [B] Se le precedenti risoluzioni contrattuali possano, in taluni casi, determinare l’automatica esclusione del concorrente. [C] Sulle conseguenze derivanti dalla mancata verifica della congruità del costo della manodopera una volta che sia già stato adottato il provvedimento di aggiudicazione.
Sul contenuto nel contratto di avvalimento a fronte della richiesta contenuta nella legge di gara di un fatturato minimo annuo specifico.
Sulle conseguenze derivanti dalla apposizione di una condizione all’offerta economica soltanto in uno dei modelli messi a disposizione dalla stazione appaltante.
[A] Se la stazione appaltante che ritenga non rilevanti le pregresse vicende professionali debba motivare l’ammissione alla gara. [B] Se la pregressa vicenda professionale che appaia ictu oculi di particolare rilevanza imponga particolari oneri di motivazione. [C] Sul decorso del tempo dall’illecito professionale alla luce del principio di proporzionalità. [D] Se la stazione appaltante conservi un’autonoma sfera di discrezionalità in relazione ai fatti considerati causa di esclusione da un’altra stazione appaltante. [E] Se ai fini della decorrenza del termine triennale dell’illecito professionale rilevi la data del “fatto storico” o quella della qualificazione giuridica del fatto. [F] Se il concorrente sia tenuto a dichiarare le esclusioni comminate nei suoi confronti in precedenti gare per aver dichiarato circostanze non veritiere.
[A] Sulla nomina del collegio tecnico consultivo per gli appalti di lavori sotto soglia comunitaria. [B] Se il collegio consultivo tecnico debba intervenire nell’ipotesi di risoluzione per inadempimento.