[A] Se sia ammissibile un’aggiudicazione tacita. [B] Se il termine di impugnazione possa coincidere con la scadenza del termine per l’approvazione della proposta di aggiudicazione. [C] Sul cumulo alla rinfusa dei consorzi stabili prima e dopo il D.L. 32/2019. [D] Se la mancanza del requisito di qualificazione in misura corrispondente alla quota dei lavori sia causa di esclusione del RTI che nel suo insieme sia in possesso del requisito richiesto. [E] Se ai sensi dell’art. 146 D. Lgs. 50/2016 sull’affidamento dei lavori nel settore dei beni culturali la qualificazione richiesta debba essere posseduta da ciascuna delle imprese designate dal consorzio stabile.
SENTENZA N. ****
1. E’ dibattuta l’ammissibilità di un’aggiudicazione “tacita” desumibile dall’attuale previsione dell’art. 33, comma 1, ultimo periodo del d.lgs. n. 50 del 2016, secondo cui, decorsi i termini ivi previsti per l’approvazione della proposta di aggiudicazione, quest’ultima “[…] si intende approvata”.